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Una scelta importante: racconta che cosa pensi di fare dopo la terza media. Ponsacco 24 gennaio 2012
Caro diario, finalmente sono giunto alla grande decisione! Sono un ragazzo di tredici anni, quasi quattordici a marzo, e frequento la classe terza media e per la prima volta nella mia vita dovrò pensare e riflettere a lungo sul mio futuro e su cosa farò di lavoro da grande! Questa è una scelta super, super, super, superissima e penso di essere maturo per affrontarla da solo. Penso di frequentare il liceo artistico di Cascina. Me lo ha fatto preferire il fatto che mi piace molto disegnare … ma soprattutto per continuare il lavoro dei miei genitori …
La mia famiglia ha un’azienda di mobili e tutti i giorni si impegna al massimo pur di guadagnare qualcosa e l’attività principale per fare questo tipo di lavoro sono il disegno e l’arredamento. Infatti a me piace molto disegnare, quindi sono avvantaggiato. Devo riconoscere che i miei genitori sono stati molto bravi e mi hanno lasciato decidere da solo senza dirmi una parola. Il mio nonno è contentissimo della mia scelta e spera tanto che un giorno io prenda il controllo dell’azienda mandandola “alle stelle!”… Ci vuole una buona preparazione, e quindi penso di farcela anche perché sono abbastanza bravo a scuola. L’unica cosa che non mi piace però, è che sono solo io a frequentare questo tipo di scuola e non potrò più rivedere i miei amici.
Comunque pazienza, spero di rifarmi nuovi amici e rivivere gli stessi momenti come con quelli vecchi! Caro diario, penso che questa sia la mia vita, e spero che un giorno, riesca a continuare il lavoro dei miei genitori. Anche se ora sono sempre un ragazzino, vedo che la mia famiglia si è sacrificata e ha “sudato sangue” per dare tutto in mano a me e cercherò di non deluderli. Prima di concludere però caro diario, ti voglio confessare un piccolo segreto che sono lo tu puoi sapere! Quando avrò finito le superiori, se avrò la necessità, voglio continuare gli studi e fare il geometra o l’architetto. “Acqua in bocca, mi raccomando!”.
ADOLESCENZA
Terminate le vacanze estive parte per la volta di Cascina (PI) dove frequenta il Liceo Artistico F. Russoli. Chi è Lorenzo a scuola, lo descrivono molto bene queste righe della Preside Dott.sa Gabriella Giuliani, dopo il suo ritorno alla Casa del Padre:” Lorenzo era una persona straordinaria, uno studente fantastico che univa la sua sana educazione a una vitalità che non poteva passare inosservata. Talento naturale e generoso per il palcoscenico, aveva condotto tutti gli spettacoli di fine anno della scuola e dell’asta di beneficenza con ironica e genuina intelligenza. Era stato scelto da me personalmente su ottocento ragazzi della scuola e aveva incantato tutti. Allo stesso tempo lo abbiamo conosciuto come studente impegnato sempre pronto a migliorarsi, nonostante i suoi risultati fossero già ampiamente ottimi. Si leggeva in lui un’educazione antica, vera e autentica, quella che i suoi amatissimi genitori e nonni gli avevano regalato. Lorenzo credeva fortemente nella scuola come promozione personale e sociale. Aveva riposto grandi speranze nel futuro e non era difficile immaginare che avrebbe realizzato i suoi sogni”.
Un aneddoto raccontato da papà e mamma, conferma ancor meglio di quale “stoffa” sia fatto questo alunno speciale: “ Lorenzo ha 16 anni. Un mattino telefona a casa e dice di “vedere una macchiolina nera nell’occhio”, macchiolina che gli disturba un po’ la vista. Noi prendiamo subito le dovute precauzioni e lo sottoponiamo ad accurata visita specialistica. Ad esame concluso, non viene diagnosticato niente di grave. Il medico sostiene che è lo sforzo che richiede il suonare la tromba: la rottura di un capillare ha provocato questa macchiolina nel campo visivo e pertanto sconsiglia Lorenzo di continuare a suonate la tromba. Avrebbe potuto suonare un altro strumento. Il ragazzo, con molta gentilezza ma con franchezza risponde: “No dottore, non me la sento di smettere. Quando soffio nella tromba è come uscisse da dentro il mio spirito e questo mi ricrea, mi rende veramente felice!”. Comunque, sempre secondo il consiglio del medico, per un periodo di tempo ha moderato gli esercizi, seguendo nel mentre una buona cura per rafforzare i capillari. Terminate le cure ha ripreso a pieno ritmo la sua passione.
Tuttavia Lorenzo non si è formato da solo così da un giorno all’altro. Molto ha ricevuto dall’Alto, molto gli ha dato la sua famiglia, ma lui ha fatto anche la sua parte. Nell’Apocalisse c’è un passaggio molto importante. È Gesù che parla e dice: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20). Quando Gesù viene e bussa alla porta del cuore, questa porta ha una sola maniglia e che si apre solo dal di dentro. Gesù ha bussato tante volte anche alla porta del cuore di Lorenzo, e lui, questa porta, l’ha sempre aperta. Dopo avere ricevuto il Battesimo e fatto la Prima Comunione, eccolo ormai quattordicenne, ricevere anche il sacramento della Cresima. Il vescovo ha pronunciato le parole solenni: “Ricevi il Sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”, “Amen”, ha risposto lui e tutto ciò che segue è un meraviglioso intarsio tra la proposta divina e la libertà umana. La vita di Lorenzo è veramente una continua fioritura, una costante gemmazione di questo innesto divino-umano.
Nonna Franca apre un altro “spioncino” molto importante sul cuore di questo adolescente. Le vacanze estive le trascorre al mare con il nipote, considerato che entrambi i genitori sono impegnati con il lavoro. Quante volte, racconta la nonna: “Dopo aver pranzato e sistemato la cucina, mi stendevo sul letto per riposare un po’ le gambe. Lorenzo mi veniva vicino quasi desideroso di coccole e io gli proponevo di recitare il Rosario con me. Se io dico la prima parte, tu mi rispondi?”, “Certo nonna che ti rispondo”,mi diceva e il Rosario diventò così un appuntamento quotidiano, anche se aveva 17 anni”. Ciò vale anche per la S. Messa la domenica, dove ascolta attentamente, prega e canta. La nonna è contenta ed esprime ammirazione e gratitudine per questo nipote tanto buono. Un altro particolare importante lo condivide la mamma: “Noi andiamo spesso al Santuario della Madonna di Montenero e, nella primavera del 2016, poco prima di salire al Cielo, Lorenzo si accosta al sacramento della Riconciliazione, partecipa alla S. Messa e riceve Gesù quale viatico per il suo ultimo inconsapevole tratto di cammino terreno”.
Ma la sintesi della sua ricca vita interiore la testimonia il video che egli stesso registra nella sua camera d’albergo a Padova, la sera del 4 febbraio 2016, quando dopo cena si esibisce con la tromba, in compagnia di altri amici. È un ragazzo veramente contento di tutto! Questo gioiello prezioso viene trovato sul suo cellulare qualche giorno dopo il suo ritorno alla Casa del Padre. Nessuno ne conosceva l’esistenza. Lo vedremo insieme ma come dono al termine di questa nostra interessante storia.
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