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FOTO PIERGIANNI RIVETTI

SUOR IRENEA
Grazie suor Emerita per il tuo cuore di madre e sorella, per il tuo volto sorridente, per il tuo sorriso di pace. Durante gli anni che abbiamo vissuto insieme, quante volte ci dicevi : che quello che vale è essere per Lui, con Lui, a completa disposizione in Lui. La tua vita è stata un dono per la comunità; grazie per i tuoi esempi di generosità e di fedeltà vissuti nel quotidiano di ogni giorno. Gioisci ora in cielo della benedizione di chi non ha rifiutato nessuno sapendo di servire Gesù in ogni fratello e sorella.

MAGNIFICAT

Magnificat.
L’anima mia magnifica il Signore, perché nel cammino della mia vita ho incontrato suor Emerita : madre, sorella, amica.
Magnificat.
Per la sua grande fede, per la sua speranza traboccante ottimismo e gioia, per il suo grande amore capace di accettare pregi e difetti di ogni persona, di condividere gioie e sofferenze, di far battere il suo cuore al ritmo di quello dell’altro.
Magnificat.
Per la sua preghiera incessante, intessuta di parola di Dio, da un grande amore alla Vergine Immacolata e da un sereno abbandono.
Magnificat.
Per la sua presenza libera e liberante, per il suo sorriso, per il suo disinteresse verso il successo ed il primo posto per far felici gli altri. Suor Emerita … rimarrai come una goccia di rugiada su una foglia del deserto. Rimarrai nel cuore di molti. Rimarrai … perché hai seminato solo Amore.

Suor Regina

A RITROSO NEL TEMPO  
Novafeltria ( PU ), 20 luglio 1998.
Sono un ex autista delle Ferrovie Padane di Rimini, residente in Novafeltria. Ho prestato servizio per 26 anni dalle suore Orsoline di Bergamo, trasportando i bambini che da Bergamo andavano alla colonia marina “ Soggiorno Schuster “ di Cesenatico. In quegli anni, che ricordo con molta gioia, ho avuto modo di conoscere suor Emerita e di apprezzarne la disponibilità, la gentilezza e la particolare predisposizione verso i bambini che seguiva e aiutava, sempre con il sorriso sulle labbra e con immensa pazienza. Nel nostro ultimo incontro a Torre Pedrera (RN), mi fece visitare con orgoglio quello che lei chiamava “il suo asilo” e, nell’occasione, ricordo molte mamme riconoscenti, quasi devote, che ne descrivevano la sua laboriosità. In seguito ci siamo sentiti più volte per telefono, specie per gli auguri natalizi e pasquali. Aveva sempre parole dolci e di conforto ispirate da una profonda fede. La ricorderò sempre con affetto e ammirazione.

Franco Zanchini

Ricordo Suor Emerita come una donna felice, amante della sua vita offerta totalmente al Signore, vissuta nella donazione ad ogni sorella o fratello. Donna dal cuore grande, donna del sorriso capace di infondere coraggio dove c’era qualche difficoltà, sempre pronta ad accogliere chiunque. Sapeva ascoltare, aveva tempo per tutti! Donna del servizio. Prima di lei c’era la Comunità e capiva i bisogni della Comunità. Non faceva tanti discorsi, ma portava e puntava a fare unità nell’UNO! Donna del dono. Il suo cuore era grande, pieno di amore. Tutti hanno potuto attingervi. Quant’era bello e gioioso starle insieme. Grazie Signore che nella mia storia hai fatto entrare una DONNA così grande e innamorata di Te!

Suor Federica

Ho avuto la fortuna di vivere cinque anni con suor Emerita e posso dire di aver trovato in lei più che una superiora, una sorella e un’amica. Era un’anima veramente del Signore. Il motivo di ogni sua azione era l’amore per Lui e per la Sua gloria. Quante volte mi diceva: “ Lavora per il Signore, quello che fai forse domani verrà dimenticato, non importa, fa ugualmente il bene “! Grazie suor Emerita perché mi hai trasmesso la tua vita piena di fede gioiosa, anche di fronte alle difficoltà. Grazie per la Parola di Vita che hai trasmesso ai giovani che ancora oggi ti ricordano con affetto, sia pure a distanza di due anni dal tuo ritorno a Casa.

Suor Irenea

Ho avuto il dono di vivere accanto a suor Emerita per vari anni, durante il periodo estivo, quando era responsabile della Comunità del “ Soggiorno Schuster “ a Cesenatico. Che cosa ricordo di lei? La sua presenza discreta, disponibile, sorridente, capace di mantenere l’equilibrio in una complessa realtà nella quale confluivano religiose provenienti da luoghi ed esperienze diverse. Un altro tratto che mi pare doveroso sottolineare è la sua attenzione nei confronti dei sacerdoti che, bisognosi di cure, venivano ospitati nel soggiorno: anche per essi l’attenzione diventava delicatezza premurosa, fraterna e materna. Accanto a lei si avvertiva la presenza del Signore che aveva afferrato tutta la sua via!

Suor Claudia

Ho conosciuto suor Emerita nella mia fanciullezza, essendo suora al mio paese. Una suora, contenta della vita, forte, schietta. Posso dire che si è lasciata plasmare dallo Spirito del Signore ed è diventata donna di Dio, attenta e cordiale con tutti, uomini e donne. La sofferenza, accettata con amore e coraggio, l’ha avvicinata maggiormente al Cristo crocifisso, vissuta nel clima, così si può dire, della Risurrezione.

Suor Celina Barcella

Suor Emerita? Una religiosa serena, desiderosa di vedere serenità attorno a sé, capace di ascolto e di comprensione, espressa in piccoli gesti-dono che facevano piacere. Al senso materno si univa un’intensa preghiera, espressione del suo amore per il Signore.

Cesenatico, 8 luglio 1998.
Sono l’elettricista della colonia Card. Schuster di proprietà delle suore Orsoline di Gandino. Ho conosciuto suor Emerita quand’era superiora di suddetta colonia. Suor Emerita era sempre disponibile e pronta ad ascoltare tutti, con il sorriso sulle labbra, anche quando le cose non andavano bene. Di lei ho un ricordo bello e positivo soprattutto quando lavoravo nella casa … così lei chiamava la Schuster, diceva: “ La casa l’è grande e le cose da fare sono tante”. Mi viene in mente e la rivedo come allora, dolce e sincera. Credo che in questa Nuova Vita lei sia molto felice.
Col cuore, Carlo Paganelli

Mi piace ricordare madre Emerita ripercorrendo in parte il capitolo 4 del Libro dei Proverbi in ascolto di quanto Dio, tramite i vecchi sapienti di Israele, promette in favore di coloro che si “decidono in favore della Sapienza”. Ri-cor-dare è riportare al cuore e, quindi, riproporre nella vita quanto mi è stato trasmesso da madre Emerita, ancora oggi, visto che la sento viva nella mia vita.

La Sapienza istruisce dicendo: “Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai” ( Pr 4,4 ).

Suor Emerita ha custodito la Parola, l’ha contemplata e l’ha regalata proponendo quanto lo Spirito le suggeriva con la delicatezza anche verbale scaturita da un cuore amante e perciò, libero.
“Non abbandonarla ed essa ti custodirà; amala e veglierà su di te” ( Pr 4,6 ):

Aperta alla Sapienza, dono dello Spirito, ha saputo prevenire, istruire, correggere, testimoniare con la tenerezza propria di un cuore di madre. Saper intuire i bisogni è segno di un cuore aperto, attento alla persona prima che alle norme.
“Ti indico le vie della Sapienza; ti guido per i sentieri della rettitudine” (Pr 4,11).

Nella preghiera, suor Emerita ha accolto la Sapienza e l’ha indicata come fonte di gioia interiore; la sofferenza non ha scalfito il suo sorriso, segno esterno di una interiorità ben radicata in Cristo. Nell’indicare le vie di Dio era mossa solo da un sincero amore per il bene, da una schiettezza benevola che facilitava l’accoglienza di un richiamo, di un invito a fare meglio … Proponeva, mai si imponeva!
“Attenti alla disciplina, non lasciarla, praticala, perché essa è la tua vita” (Pr 4,13).

L’ascesi … per la contemplazione. Era più rigorosa con se stessa che con gli altri. Mi diceva:” Non pretendere mai dagli altri quello che ancora non riesci a fare tu”. La mortificazione che mi suggeriva di praticare, non era rinuncia fine a se stessa, ma una morte al proprio io per una vita spiritualmente più intensa, più qualificata, interiormente più radicata. Il modello? Cristo crocifisso e risorto!
“La strada dei giusti è come la luce all’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio” (Pr 4,18).

Incoraggiandomi ad operare scelte di bene, diceva: “Noi siamo piccole luci che non abbagliano, ma rendono più sicuri i passi che il Signore chiede a noi ogni giorno. Non importa se non siamo torce; siamo, però, sempre delle luci che si caricano nella contemplazione della Croce gloriosa”.
“Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita” (pr 4,23).

E la vita è sgorgata dal suo cuore vigilante. Una vita donata ad ogni fratello, ad ogni sorella fino all’ultimo istante, consegnata allo Sposo in un generoso atto d’amore.
Quando la vita è fede, la morte è luce. E tu, ormai pienezza di luce in Cristo, continua a guidare i passi della mia storia accompagnandomi con il tuo silenzio carico di speranza.

Suor Spes

Come una parabola …
Voglio ricordare suor Emerita alla luce della Parola di Dio come una “parabola” ossia una “narrazione” delle meraviglie di Dio dentro la vita quotidiana.
Dal capitolo 13 di Matteo:
“Ecco, il seminatore uscì a seminare … Il seme seminato nella terra buona, è colui che ASCOLTA la Parola e la comprende; questi DÀ FRUTTO …” (Mt 13,23). Suor Emerita, donna di ASCOLTO profondo della Parola di Dio nella preghiera quotidiana, donna di ASCOLTO profondo di ogni persona che a lei confidava le gioie e le sofferenze, le paure e le conquiste, il suo cuore COMPRENDEVA e donava frutti di pace.
“Un uomo ha seminato del buon seme …  Lasciate che l’uno e l’altra crescano INSIEME fino alla mietitura … “ (Mt 13,30). Donna di PAZIENZA perché credeva che in ciascuno ci fosse qualcosa di BELLO che prima o poi sarebbe fiorito; donna di PAZIENZA di fronte ai suoi limiti e a quelli degli altri; donna di PAZIENZA piena di ottimismo nella certezza che un passo in più tutti lo potessero fare.

 

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