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ISTITUTO TECNICO GIOBERT
“Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l’anima di Gionata s’era già talmente legata all’anima di Davide, che Gionata lo amò come se stesso” (1 Sam 18,1)
Nonostante conservi nel suo cuore la passione per le lingue straniere, Stefania sceglie di frequentare l’Istituto tecnico per ragionieri Giobert ad Asti. Si impegna al massimo e conferma un’altra sua caratteristica che la contraddistinguerà fino all’ultimo: la selettività nello scegliere gli amici. Nonostante il suo approccio con tutti rimanga solare e gentile e colmo di contagioso entusiasmo, ella si dimostra esigente nello scegliere quelli che può definire davvero amici. Ama circondarsi di chi ha un buon spessore culturale e di chi riesce a stimolarla ad approfondire ancor di più le sue passioni.
Una di queste amiche speciali è Giovanna Mutton, oggi farmacista, di cui ascoltiamo molto volentieri la testimonianza. “La nostra conoscenza avviene durante una festa di compleanno; sembra un incontro casuale, come ne capitano tanti… invece da questo primo incontro avrà inizio il nostro mutuo rapporto basato sulla stima reciproca. Condividiamo amicizie, passioni, serietà e puntualità nello studio, disponibilità, schiettezza, fedeltà. Proveniamo entrambe da una famiglia severa che imprime su di noi una buona educazione, talvolta percepita dai nostri occhi di adolescenti come troppo rigida. A tal proposito, quante confidenze, quanta complicità, quanti piccoli sotterfugi per cercare di crearci alcuni nostri piccoli spazi! Memorabile quel giorno quando Stefy, dopo l’ennesimo litigio con i suoi genitori, uscendo di casa sbatte la porta minacciando: “ Basta! Adesso me ne vado lontano da qui e non torno più!”. Va talmente lontano che, fatte poche centinaia di metri, trova ospitalità a casa mia. Di lì a poco arriva, a colpo sicuro, la telefonata di mamma Silvana, che già immaginava quale rifugio avesse trovato la figlia e risolve così, in una manciata di minuti, il “giallo” della sua scomparsa. A “bufera passata”, chetate le acque, quando ricordiamo quest’episodio concluso a lieto fine, si ride a crepapelle.
Segue ora un altro aneddoto, raccontato in prima persona, di un’altra amica di Stefania: “ Giunta al termine della quarta magistrale, è ormai alle porte l’esame di maturità; mi preparo con diligenza al fine di sostenerlo nel miglior modo possibile. Le ore dedicate allo studio non si contano più. Se non che la mia professoressa, proprio in prossimità dell’esame, dà un annuncio che mi getta nel panico: “Guardate che all’ultimo momento sono state cambiate le materie. Vi suggerisco di preparare bene storia!”. Che fare? Io mi stavo preparando su tutt’altro e il tempo a mia disposizione era veramente poco! Mi confronto subito con Stefy. Lei mi dà un ottimo consiglio: “Perché non studi storia sul Bignami?”. Il Bignami è un libro che riassume la storia molto sinteticamente. Detto fatto. Mentre io sono curva sui libri, lei parte immediatamente alla ricerca di questo testo in libreria. Lo trova, me lo porta e, insieme, ci prepariamo per l’esame di storia. Così preparata, affronto l’esame con una certa sicurezza riportando buoni risultati. Ecco, questo e tanto altro è Stefy, per me e anche per mio marito Manuel, che ha avuto il privilegio di conoscerla e di frequentarla in più momenti. Il suo sorriso, la sua bellezza esteriore e interiore, la sua disponibilità e prontezza ad ESSERCI, rimangono nella mia mente e nel mio cuore come fermo punto di riferimento”.
Anche Stefania l’ anno successivo consegue il diploma di maturità con il punteggio di 50 su 60. È ora pronta per iniziare un’altra fase importante della sua vita.
IL SOGNO DIVENTA REALTÀ
“Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre” (Sal 144,2)
Ed eccola Stefania, libera e matura, pronta a fare ancora un passo in più e coltivare, finalmente, la sua passione per le lingue straniere. Ormai ha 19 anni. Inizialmente sceglie di frequentare l’Università di Lingue e Letterature straniere di Torino, ma si accorge presto di aver intrapreso un percorso scolastico che non le darà grandi sbocchi. Allora si informa meglio e scopre che a Milano c’è un’altra prestigiosa Università di lingue, la I.U.L.M., quotata e all’avanguardia con la traduzione simultanea. Senza pensarci due volte e sempre sostenuta dai suoi genitori, eccola lanciarsi in questa nuova avventura. I genitori per agevolarla acquistano un piccolo alloggio vicino all’Università, che ella condivide con suo fratello Fabrizio, avvocato, che intanto lavora presso lo studio notarile Roncoroni.
Stefania prosegue il percorso universitario con profitto e si specializza in inglese e in russo. Arriva il mese di luglio dell’anno 1991 ed eccola pronta per discutere la tesi di laurea nella prestigiosa Aula Magna dell’Università. Ahimè, quel giorno i genitori sbagliano strada e tardano ad arrivare. Stefania un po’ tesa per la laurea, un po’ preoccupata per i genitori che non sopraggiungono, si piazza davanti alla finestra e attende impaziente. Grazie a Dio l’attesa dura poco. Inizia la discussione che Stefy sa condurre in modo brillante, uscendone Dottoressa in lingue a pieni voti. Una semplice festa nei locali dell’Università vede famigliari, parenti e amici felicitarsi e festeggiare la neo dottoressa. Ma ella, nel suo cuore, nutre altri traguardi e sa molto bene che, nella vita, non si arriva mai ad una meta se non per ripartire di nuovo.
SAN DIEGO ALL’ORIZZONTE
“Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare” (Sal 144,3)
A Milano Stefania conosce una signora americana, una professionista che fa da ponte per gli studenti che hanno piacere di andare in America a perfezionare la lingua. Non si lascia sfuggire quest’occasione ghiotta e a settembre dello stesso anno sceglie di partire alla volta di S. Diego, in California, dove seguirà un Master di specializzazione.
Per mamma Silvana e papà Nico inizia un tempo di preoccupazioni: Stefy in California è “soltanto” una ragazza straniera che si è lasciata sedurre dal sogno americano, che ha deciso di fermarsi là, per studiare e lavorare, con tutti i rischi e con tutte le difficoltà che questa decisione comporta, essendo inizialmente sola, priva di conoscenze e appoggi.
Stefania sa sbrogliarsi molto bene anche in questa situazione. Trova presto un lavoro, anche se non è attinente alla laurea conseguita: si tratta infatti di un’ attività commerciale di vendita di sistemi per la depurazione delle acque. Svolge con impegno anche questo nuovo incarico, non si lascia scoraggiare dalle mille difficoltà: la sua priorità ora è quella di rendersi indipendente finanziariamente.
I suoi genitori, non potendo esserle fisicamente vicini la contattano telefonicamente ogni giorno. Puntuale parte la loro telefonata delle 18,00 ora italiana, che arriva in California alle ore 09,00 del mattino: così facendo la loro apprensione si stempera e iniziano a vivere questa nuova situazione con maggior serenità.
Appena possibile, raggiungono la figlia in America dove si fermano per un mese e durante questa vacanza le chiedono di invitare a casa un amico per volta, ogni sera, perché vogliono conoscere tutte le sue nuove frequentazioni. Constatano quindi che i nuovi amici sono persone valide e di un certo spessore sia culturale, sia morale. Sono rassicurati dunque dai timori che avevano avuto inizialmente, com’è naturale che sia, soprattutto conoscendo lo spirito libero di Stefania. Eppure lei è sempre rimasta sulla strada giusta. Il Signore e la Vergine Maria hanno veramente avuto un occhio di riguardo nei suoi confronti. |