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SAMUELE OGGI?

Passo spesso a fargli visita al cimitero e devo confessare che, se prima ero arrabbiato con lui a causa del brutto scherzo che ci ha giocato, quello di andarsene tanto in fretta, ora come ora, fermandomi a riflettere con più calma, me ne sono fatto una ragione; la sua assenza fisica la sto vivendo in altro modo. Con lui dialogo spesso, soprattutto nei momenti di difficoltà e la sua risposta, onestamente, non si fa attendere molto. Attualmente non posso ancora dire di avere una fede forte e chiara, tuttavia da qualche parte l’aiuto di Samuele mi arriva; se fosse solamente morto, tutto ciò non potrebbe certamente accadere. Per ora cerco di riportare tanti avvenimenti al suo ESSERCI ancora oggi, proprio come c’è sempre stato prima. Veramente non si è mai smentito, nemmeno adesso!

ALBUM DI FAMIGLIA
“Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre”.  (Sal 132,1.3)

Eravamo e siamo legati. Spesso quando penso a lui ho delle immagini impresse, come la sua faccia quando rideva di gusto o faceva delle facce strane per far ridere gli altri. Si confidava spesso con me e io con lui. Mi ricordo i primi anni delle superiori quando eravamo alti uguali nonostante i quattro anni di differenza, e lui mi chiedeva sempre di metterci vicini davanti allo specchio per vedere se mi stesse superando. I ricordi più belli sono quelli più semplici, come accendere la TV e trovare una serie che guardavamo insieme, le sere in montagna quando tornavamo tardi nell'alloggio insieme. Mi ricordo che il giorno del matrimonio di mia cugina, due giorni prima dell'incidente, ho provato una sensazione strana che mi diceva di scattare una foto insieme a lui, cosa che poi però non ho fatto. Mi ricordo delle volte che veniva a prendermi in moto alla fermata del bus, e la prima volta che è venuto in macchina, così come quando mi ha accompagnata dal dentista e si sentiva ormai grande. Quando ripenso a lui, tutti i giorni, c'è sempre una lacrima che non può fare a meno di scendere, ogni tanto parlo con lui e gli dico che ora capisco le responsabilità dell'essere la più grande.  
Miriana, sua sorella

Nei giorni successivi al tuo incidente, pensando a te ed alle tante volte in cui ci siamo incontrati mi vengono sempre alla mente due momenti della tua breve vita; per primo tu piccolo, piccolissimo, quando avevi uno-due anni, è strano come mi tornasse la memoria di te nel passeggino con papà e mamma che ti portavano in festa, in chiesa, nelle mille occasioni di incontro che ha la nostra bella famiglia, e non un Samuele nel pieno dei suoi 18 anni, un ragazzo che si stava affacciando alla vita e che quel 1 luglio alle 16,00, poco prima di lasciarci, mi mandasti un sms per dirmi che eri stato promosso e che mi ringraziavi per un piccolo regalo “anticipato” durante il matrimonio di Sara, il sabato prima.
Poi, prepotente, mi torna alla mente il pensiero della giornata passata insieme, quattro anni prima allo Juventus Stadium, forse perché quella giornata non è stata un regalo solo per te, ma per tutti e due. Tutto sommato c’eravamo visti centinaia di volte, ma quando mai avevamo potuto parlare un po’ tra di noi? Ho imparato a conoscerti di più in quelle poche ore che non in tutto il resto della tua vita. Ti avevo sempre visto po’ timido, ma quel giorno ho trovato un Samuele entusiasta, curioso, attento, molto più adulto e responsabile di quanto pensassi; sì quel tuo sguardo pensieroso e un po’ assorto nascondeva una maturità che non mi aspettavo. Sono certo che è stata una bella giornata anche per te! Purtroppo non sono riuscito a mantenere la promessa di portarti a vedere una partita della Juve, ma sono contento di aver passato quella giornata con te allo Stadium.
Comunque mi hai insegnato una grande lezione: quando abbiamo piacere di fare qualcosa per qualcuno non dobbiamo aspettare, un domani potrebbe non esserci e dimostrare di voler bene è troppo importante per rimandarlo a quando avremo tempo.
Ciao Samu. ( RenatoMascarello, suo padrino )


Caro Samuele, da quasi un anno non sei più con noi ma, la sera, quando guardo il cielo ti penso; vorrei chiederti come te la passi in mezzo agli Angeli che ti fanno compagnia lassù. Ricordo quando sei nato e ti ho preso in braccio… eri così piccolo e indifeso; poi sei cresciuto con tutto l’amore di mamma e papà e sei diventato un bel ragazzo dall’animo sensibile, buono, educato e protettivo verso le tue sorelle. Mi sono assunta l’impegno di essere tua madrina con la volontà di starti vicino nei momenti di bisogno, ma ora sei tu che sorreggi tutti quanti, regalandoci quell’incredibile forza per proseguire il cammino. Ciao caro nostro Angelo, ti mandiamo un bacio nel vento e speriamo che ti arrivi fin lassù in Cielo. Ti vogliamo bene!
Zia Clara, madrina di Samuele


Capirsi con uno sguardo, poter parlare di qualsiasi cosa ritrovandosi anche dopo mesi, il tuo sorriso e i discorsi che facevo solo con te sono ciò che più mi manca. Per me non eri solo un cugino né solo un figlioccio, eri di più… come un fratello minore. Quando guardo la natura e sento il soffio del vento sulla pelle, quando alzo gli occhi al Cielo e mi perdo tra le stelle, ti sento e allora so che tutto andrà per il meglio. Grazie per esserci stato e di proteggere la nostra famiglia ogni giorno.

Cugino Luca, Padrino di Cresima.

Ricordo molto bene il 27 dicembre 2000: zio Mauri è arrivato da noi e con gli occhi scintillanti ha esultato, nel darci la notizia: “È nato!!!”. Eri nato TU, per me il bimbo più bello del mondo! Grazie di cuore per tutto quello che fai per noi, sono sicura che in tutto ciò che di bello ci capita, c’è il tuo “zampino”! Sei sempre con noi.

Cugina Sara, sorella di Luca

Caro Samu, avremo mai pensato di scriverti una lettera? Probabilmente sarebbe potuto accadere o forse mai. Ormai sei con me ogni giorno, un pensiero durante le mie giornate, per un motivo o per l'altro, va sempre a te. Mentre guardo un tramonto, oppure un’alba, quando il cielo crea delle luci incredibili e sembra che tu mi stia sorridendo. Sorrido pensando a quella volta che sono venuta a prenderti per un’uscita tra cugini, e tu tutto in tiro, gasatissimo, ti sei preso quella felpa, probabilmente la tua preferita, che era ancora stesa ad asciugare ma che tu tenevi tanto ad indossare. Così l'hai subito messa e siamo partiti. Nel viaggio mi hai raccontato del tuo amico che ti stava a cuore e quello che stava passando... Poi il tempo è volato e siamo arrivati a casa di Sara. Una volta in casa mi hai preso da parte e mi hai sussurrato: “Vale, ho la maglia un po’ umida”. Non era ancora asciugata bene, così abbiamo preso il phon e sorridendo ti abbiamo detto che non dovevi vergognarti a dircelo, perché ti saresti ammalato a tenerla addosso umida... E tu ci hai sorriso. La tua timidezza e la tua umiltà erano speciali, non potevi essere migliore di così. Ti voglio bene.
Vale

Ciao Samu voglio ricordarti per quella persona speciale che sei… La timidezza di chi non si espone mai troppo se non quando trova qualcuno di cui fidarsi; e proprio come me, la stessa passione per la moto, forse provando le mie stesse sensazioni di libertà… Ricordo ancora le volte che mi chiedevi, quasi con timore, ma sempre con il tuo sorriso, qualche consiglio sulla moto. Sappi che ogni giro, ogni gara che farò, ti porterò sempre con me. Ciao Samu.
Claudio, marito di Vale

Ci siamo conosciuti all'asilo e, per qualche motivo che probabilmente né tu né io sappiamo, non andavamo molto d'accordo. Una volta mi hai dato un pugno nell'occhio perché ti avevo semplicemente toccato una spalla, boh...(anche se a dirla tutta volevo stuzzicarti, quindi non è che potessi aspettare una carezza... ma eravamo bambini).
Alle elementari siamo diventati amici, complici, il ritrovarsi a catechismo, le feste in Vergne e l'essere abbastanza simili su molti aspetti.
Ce ne sarebbero tante di cose da ricordare, dalle partite nel campetto ai lavori di gruppo a scuola, passando per quella volta che in gita ti ho bloccato il cellulare e hai dovuto resettarlo… Ce ne sarebbero tante di cose da ricordare e troppe ne
dimenticherei… Mi limito a dirti questo: grazie. 
Mattia
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Mi piace pensare a Samuele come ad un pittore che con pennelli e colori dipingeva il suo viaggio futuro. Lui aveva tanto da donare, come nessun altro sapeva fare. Proteggeva la sua innocenza e conservava la sua purezza di pensiero. Si mostrava semplice, spontaneo e leale, aveva scelto la via della vita, la via dell'affetto, dell'amore, della fede nel domani, della fiducia reciproca e del bene .
Quando arrivava a casa nostra con il gruppo cresima respiravo la sua gioia di vivere, riusciva a scaricare le sue tensioni, era soddisfatto e sereno. Sovente veniva a Novello e frequentemente passava in negozio a farmi un saluto: “Ciao Frank! Come va? Io tutto ok!” E ricordando quei momenti posso dire che Samuele è stato capace di divertirsi, di ridere, di seguire gli insegnamenti ricevuti, di inseguire i suoi sogni, di affrontare i momenti difficili quando la strada si presentava con curve di ostacoli, non dimenticando di dare spazio alla preghiera. È stato bello, arricchente e suggestivo aver camminato insieme a lui; porterò sempre in me il ricordo di quel ragazzo onesto che sapeva sorridere, non rimanendo alla superficie delle cose, ma scavando nel loro profondo.
Franco Protto

Samuele? Un ragazzo tanto timido, ma con dentro un mondo da scoprire. Abbiamo attraversato insieme tanti passi importanti dell’infanzia e dell’adolescenza, e spero che ancora adesso tu, da lassù, continui a rimanermi accanto.
Betta Camia

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Ho conosciuto Samu all’inizio della Scuola Media. Ho notato quasi subito la sua timidezza, la sua gentilezza, la sua semplicità, il suo essere di poche parole per assicurarsi di utilizzare soltanto quelle più giuste. Dopo qualche tempo, però,ho capito che c’era molto di più… quella timidezza, molto probabilmente, non andava etichettata, in modo superficiale, soltanto come tale: era riflessività, abilità nell’osservare, nel ponderare, nel leggere l’anima delle persone, sempre. Ad essere sincera, quella capacità di scavare in profondità, di riflettere, di pensare, in ogni circostanza, è stata – ed è tuttora – per me, una grande lezione di vita. Condividendo successivamente con Samu il cammino verso la Cresima, ho potuto constatare quanto tenesse alla sua famiglia, ai suoi affetti più cari, ai suoi amici: ne parlava come di un porto sicuro, sempre pronto ad accoglierlo, un rifugio, sempre presente per sostenerlo e per tendergli la mano. E quando, dopo qualche anno, ci capitava di ritrovarci, ogni tanto, al pomeriggio, per seguire insieme le lezioni di Scuola Guida, ho rivisto in lui quel compagno di scuola, quell’amico, quel ragazzo educatissimo, dal sorriso gentile, che non mi faceva mai mancare un «Ciao, Ludovica!», anche quando, magari, mi scorgeva solo da lontano, o partiva un attimo prima di me per tornare a casa, viaggiandomi poi davanti, per quasi tutta la durata del tragitto, su quella moto che “adorava” e che, credo, lo facesse sentire libero davvero, fino in fondo. Quell’attaccamento agli affetti, quelle buone maniere, quella pacatezza, quella compostezza, quello sguardo silenziosamente sorridente, caratteristiche che lo rendevano un po’ un ragazzo d’altri tempi, sono solo alcune delle peculiarità uniche di Samu che porterò con me per sempre, sotto forma di vivissimo ricordo.
Ludovica

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“Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. La loro fine fu ritenuta una sciagura,la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono ingiustizie, la loro speranza è piena di immortalità. Per una breve pena riceveranno grandi benefici. Quanti confidano in Lui comprenderanno la Verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di Lui nell’Amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai Suoi eletti”

(Cfr. Libro della Sapienza 3,1-9)

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così! Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
                               Non piangere più, se veramente mi ami!

La pagellina di Samuele

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