bacheca
 

MARCO E LA SORELLA DANIELA

LORIS RIGATO

Io e mio fratello Marco siamo nati entrambi il 22 settembre, io nel 1981 e lui nel 1983. Anche grazie a questo siamo stati sempre molto legati. Forse da piccoli non apprezzavamo particolarmente compiere gli anni lo stesso giorno, più che altro perché si faceva una sola festa di compleanno, ma col passare del tempo per noi il 22 settembre era diventato un giorno davvero bello, quasi magico, proprio perché era il compleanno di entrambi e sapevamo che si trattava di una cosa particolare che succede a pochissimi, se non ai gemelli. Il 22 settembre, fin dal mattino, in casa si respirava una bella atmosfera.

Appena svegli ci scambiavamo gli auguri e alla sera sapevamo che nostra mamma preparava la cena invitando i nonni e gli zii. Mi ricordo volentieri gli anni dell'asilo. Quando Marco è arrivato a frequentare il primo anno io ero già al terzo; per me lui era il mio fratellino e avevo sviluppato un particolare senso di protezione nei suoi confronti, quasi materno. Ad esempio mi curavo che mangiasse, avevo spiegato alle suore che lui non amava i cibi caldi e, quindi, prima di mangiare aspettava un bel po' perché voleva che si raffreddassero. All'inizio loro, non sapendolo, gli portavano via il piatto ancora pieno perché pensavano che non lo volesse.

Oppure mi ricordo che quando era l'ora del sonnellino pomeridiano io mi sedevo su una sedia vicino al suo lettino e aspettavo che si addormentasse. Lui non apprezzava molto queste mie attenzioni, voleva fare quello che gli pareva senza il mio "controllo". Mi chiamava "Dangi". Diceva sempre: " Dangi lasciami stare". Ricordo che da piccoli amavamo molto il Carnevale. Andavamo tutti gli anni alla festa a Mango. Un anno volevamo vestirci con una maschera particolare; grazie all'idea di mia madrina Maria Teresa abbiamo deciso di travestirci da papaveri. Lei ci ha aiutato con i costumi, rigorosamente fatti in casa dalla testa ai piedi, ed erano talmente belli e stravaganti che siamo stati premiati. Siamo arrivati primi per il costume più bello. Eravamo contentissimi, siamo arrivati a casa e abbiamo fatto vedere a tutti il nostro "attestato di premiazione". Da piccoli passavamo molto tempo insieme anche perché, intorno agli anni delle elementari, quando mamma e papà lavoravano rimanevamo a casa da soli, si fidavano perché potevamo badare a noi stessi, anche se qualche birichinata l'abbiamo combinata.

Ricordo volentieri quando un pomeriggio abbiamo deciso di slegare il nostro cane e di portarlo con noi in casa. Noi e anche lui ci siamo molto divertiti, mamma un po' meno. Infatti quando è arrivata a casa c'era parecchio disordine! Oppure mi fa piacere ricordare quando eravamo piccoli e nevicava: ci piaceva tanto andare a giocare in cortile. Ricordo che ci vestivamo con abiti imbottiti e passavamo ore a giocare, ci divertivamo un sacco a tirarci le palle di neve e a fare il pupazzo. E poi, quando rientravamo in casa riempivamo un bel tazzone di neve per mangiarla con zucchero e limone.

 

 

 

Quando andavamo alle elementari abbiamo iniziato un corso di nuoto. Mentre io ero imbranatissima, Marco nuotava nell'acqua che era una meraviglia vederlo. Ricordo che ci avevano divisi in categorie e mentre io ero sempre in quella dei "Granchi", che odiano l'acqua, lui era passato in quella dei "Delfini" perché non aveva paura dell'acqua. Se quando eravamo piccoli per me era il fratello minore che dovevo proteggere, crescendo si sono invertiti i ruoli. Infatti, sembrava fosse lui il fratello maggiore.

Fin dagli anni dell'adolescenza è sempre stato più maturo e responsabile di me. Per qualsiasi cosa mi rivolgevo a lui ancor prima di mamma e papà. Marco mi trasmetteva sicurezza e sapevo di poter sempre contare su di lui. Quando, qualche anno fa, ho avuto un incidente con la macchina ho telefonato a lui; oppure quando nevicava e avevo paura di guidare lui mi portava sempre a lavorare o dovunque fossi dovuta andare. Il nostro era un bel rapporto nonostante alcune litigate sia io, sia lui, ci cercavamo moltissimo. Io e mio fratello parlavamo molto. Marco mi raccontava tutto, si confidava con me, mi chiedeva consigli e opinioni e io facevo altrettanto. Inutile dire che mi manca tantissimo.

Ho perso mio fratello, con il quale sono cresciuta e ho condiviso tutto, e ho perso il mio migliore amico, su cui potevo sempre contare. Ma Marco è la mia forza; percepisco in molteplici situazioni la sua vicinanza, il suo aiuto e la sua protezione.  

AVANTI

 

 

 


Gruppo S. Maria Porta del Cielo - www.gruppomariaportadelcielo.it - mariaportadelcielo@libero.it - 3245664056 - Termini e condizioni Privacy & Cookie Policy

Contatori visite gratuiti