bacheca
 
 

E così anche i suoi amici del liceo classico “Govone” di Alba,lo hanno ricordato alla prima commemorazione annuale “Caro Fabry volando verso la Sicilia, in gita scolastica, così in alto tra le nuvole che sembravano panna, il tuo migliore amico disse a bassa voce :

“Fabry è qui” e fece cenno a quel cielo così azzurro e sereno. Subito dopo posò la mano sul petto. Nessuno, infatti, ti toglierà mai quel posto speciale che riserviamo a te nel nostro cuore.

 

Pochi anni sono passati, ma, poi, cosa sono due, cinque, dieci o tanti anni? Certo, molte cose sono cambiate: le strade si sono divise e stiamo tutti crescendo. Eppure, tutti siamo qui, tutti vicini, tutti attorno al tuo volto sorridente e il tuo entusiasmo ci parla ancora. Il tuo ricordo è sempre presente in noi. Tutti i giorni qualcosa ci ricorda te: l’ultima partita dell’Inter, i fiori che vediamo (e ce ne hai disegnati parecchi sui nostri diari) e le fatiche che proviamo. Te lo abbiamo già detto, ma continueremo a farlo: sei stato il nostro maestro migliore.

Proprio per questo, quando crediamo di non farcela a studiare tutto per il prossimo esame, subito pensiamo a te. Il pensiero più grande che ci hai lasciato è proprio questo: mai darsi per vinti. Ci hai insegnato che vincere nella vita significa realizzare la propria persona nelle piccole e grandi cose: gioire dell’affetto di famigliari e amici, impegnarsi nello studio, gratificarsi nel lavoro e nello sport. Significa mai lasciarsi andare, mai sprecare ore a non fare nulla o a fare del male, ma sempre agire, nell’umile consapevolezza che il nostro percorso comprende anche la tappa della morte. Noi ci realizzeremo in tuo onore e con grandissimo rispetto per te, che hai vissuto al massimo fino alla fine.

Qualche libro lo abbiamo letto: “Il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possono giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità”. E con il nostro ricordo noi vogliamo ringraziarti, perché “il ricordo è tesoro e custode di tutte le cose

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I genitori, nel ricordo che hanno distribuito per la prima trigesima della perdita hanno scritto il testo che, a suo tempo, fecero leggere durante la celebrazione eucaristica:

Chiederemo alle farfalle di volarci vicino
le loro ali ci ricorderanno le tue carezze
Chiederemo alle stelle di brillare di più
la loro luce ci ricorderà il tuo sguardo
Chiederemo all'autunno di arrivare in anticipo
il colore delle foglie ci ricorderà i tuoi occhi
Chiederemo al sole di non tramontare mai
il suo calore ci ricorderà quello della tua pelle
Chiederemo al vento di non fermarsi
in lui sentiremo il tuo profumo
chiederemo alla notte di sognarti
per poterti incontrare
in un punto dell’universo
dove, solo noi, sapremo le coordinate
lì ci aspetteremo … lì ci attenderemo … lì ci fermeremo
e, di nuovo, ci riabbracceremo
Grazie per aver vissuto insieme a noi
Ciao Fabrizio da mamma e papà
VOGLIAMO RIVEDERTI VIVO !

Al pioniere Fabrizio Fiore, un grazie
speciale ad un ragazzo unico e
meraviglioso, che pur essendo debilitato
dalla malattia, ha portato aiuto al
prossimo, dando senso al significato di
volontariato.

AVANTI

 

 

 


Gruppo S. Maria Porta del Cielo - www.gruppomariaportadelcielo.it - mariaportadelcielo@libero.it - 3245664056 - Termini e condizioni Privacy & Cookie Policy

Contatori visite gratuiti