Mamma. Si è vero! Questa è la nostra certezza in quanto anche Daniela credeva molto nella vita eterna, ne parlava con interesse ed era sicura che di là, un giorno, tutti ci saremmo reincontrati. Il suo rapporto con Dio è sempre stato molto intimo e profondo, a volte tumultuoso a causa delle varie vicissitudini che ha dovuto affrontare, altre volte più sereno e sentiva la tenerezza divina come un abbraccio, sia nei momenti di gioia, sia in quelli della prova. Una bella sintesi dei suoi sentimenti mi sembra di poterla cogliere in un quadretto che ci ha donato tornando da una visita al Santuario di San Pio da Pietralcina. Esso portava due semplici espressioni che tracciano un programma di vita:
Due cose al mondo non ti abbandoneranno mai: l'occhio di Dio che dovunque ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue.
È questa certezza che, quali genitori e sorella di Daniela, pur coscienti del nostro distacco umano, ci fa cantare nel cuore: “Le misericordie del Signore non sono finite, non è esaurita la sua compassione; esse sono rinnovate ogni mattina, grande è la sua fedeltà” (Lam 3,22). Sono convinta che la sua nuova vita in cielo sia ancora colma di operosità al servizio di Dio, così come lo è stata qui sulla terra al servizio del prossimo. Da settembre del 2007 abbiamo deciso di prendere un bambino in affidamento sino al compimento dei 18 anni. Aiutati da Daniela è stata una scelta sicura e veloce. Io e mio marito ci siamo guardati pensando a lei che ci spingeva a procedere nella nostra missione di genitori. È una strada sicuramente impegnativa, ma noi sentiamo di avere ancora parecchio amore da donare. Questa cosa ci fa stare meglio e attenua un po’ il nostro dolore.
Donavi semplicità e naturalezza
Non te la aspettavi tanta energia da quel fisichino esile, da quel viso dolce e delicato – proprio l’immagine della ballerina classica – la danza era una delle sue passioni - ma Dani era veramente uno scoppio di energia e d’intelligenza. In qualunque prova si sia confrontata ha avuto successo; brava a scuola aveva facilità ad apprendere e riusciva bene nella corsa, nella danza classica così come superava esami e selezioni; nell’ansia di una sua autonomia per costruire la sua vita è arrivata ad avere tre lavori tra i quali scegliere… nessuno proprio il mestiere dei suoi sogni… ma di sogni realizzabili ne aveva tanti… e ci stava lavorando per concretizzarli.
Cresciuta nell’amore di una famiglia sana, lo ridonava con semplicità e naturalezza a tutti intorno, ma soprattutto a sua sorella Stefi che ha sempre protetto e difeso dalle difficoltà che incontrava facendo un po’ da guida e da tramite tra lei e il mondo.
Con l’amore, quello verso gli uomini, penso non sia stata fortunata… penso che abbia sofferto molto, ma questo l’ha nascosto e noi l’abbiamo capito solo dopo…Quello che ricordo di più pensando a lei è il suo sorriso: Dani sorrideva con le labbra, ma molto di più con gli occhi… quegli incredibili occhi azzurro-blu che ricordavano tanto il mare…Il mare le piaceva davvero tanto ed è una delle passioni che abbiamo condiviso. Io vivo in un paese di mare e penso spesso a lei quando lo guardo o vedo un gabbiano volare, ma di più quando vado in una nuova località come quest’estate e le estati passate. Penso a quanto le sarebbero piaciute e mi dico che le vedo anche un po’ per lei, anzi a volte mi pare che le stiamo guardando insieme…
Sabrina