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Samuele Vaira
Samuele Vaira, figlio di Maurilio e di Caragno Bruna, è il primogenito di tre sorelle: Miriana, Angelica e Isabella. Nasce all’ospedale Santo Spirito di Bra (CN) il 27 dicembre 2000 con un parto alquanto travagliato. Di carattere molto timido, quasi schivo, vive un buon rapporto con la sua famiglia che risiede a Vergne di Narzole (CN). Ha intessuto rapporti di amicizia profondi e rispettosi con le varie persone che hanno avuto il dono di conoscerlo. Di poche parole, ma sempre di solido spessore umano, dii lui si poteva dire che era un giovane che parlava con gli occhi! Collaborava con il padre nell’azienda agricola “Tenuta del Barone” di Vaira Maurilio. Da poco diplomato e patentato, a causa di un grave incidente, nasce al Cielo il 1° luglio del 2019. Lascia dietro di sé una scia di bontà e di luce.-
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Daniela Gallino
Questa nuova storia si svolge a Madonna di Loreto, una borgata sovrastante il paese di Canale in provincia di Cuneo. Daniela Gallino, figlia di Guido e Pasqualina Pelassa, secondogenita dopo Brunella, nacque alla vita naturale presso l’ospedale di Alba il 30 ottobre 1975, mentre a quella del Cielo il 15 febbraio 1991. Il suo carattere solare, il suo incontenibile entusiasmo e la religiosità profonda acquisita dalla famiglia, la resero amata e ricordata da tutti. Un male imperdonabile minò la sua salute e, dopo due anni e mezzo di lotta senza soste, dovette cedere le armi, ma la sua luce rimane fulgida tutt’oggi. Daniela, soprattutto per le nuove generazioni, è una strada tracciata per camminare nella luce e nella forza del Signore. continua a leggere |
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Marina Cardino
Marina Cardino, di Angelo e Caterina Mecca, nasce ad Alba, in provincia di Cuneo, l’11 maggio 1978. Cresce e matura la sua esperienza umana e di fede nel paese di San Donato, piccola frazione di Mango (CN). Molto presto è affetta da una forma cronica di diabete mellito che l’accompagnerà fino al giorno della sua nascita al cielo, all’ospedale Molinette a Torino il primo febbraio 2017. A San Donato, molto giovane, incontra il futuro marito Angelo Manera, che sarà al suo fianco, nella gioia e nel dolore, per 15 anni. Nonostante la malattia e i ripetuti controlli e ricoveri, Marina si dimostra sempre disponibile davanti a qualsiasi richiesta le venga fatta. Nemmeno il trapianto del fegato e del pancreas, fortemente lesionati, fermano la sua corsa della bontà. Aveva compreso che c’è più gioia nel dare che non nel ricevere. Molto attiva nella vita parrocchiale, ovunque passa lascia il “buon profumo di Cristo” anche come catechista, molto amata dai suoi “piccoli figli”. La sua breve, ma intensa, esperienza nel Movimento GAM, diventa per tutti Storia Viva di quel “Chicco di grano che ha saputo cadere a terra e morire e portare molto frutto” (Cfr. Gv 12,24). Il suo passaggio in questa terra è stato per tutti una benedizione, anticipo e testimonianza di un’aurora senza tramonto. continua a leggere |
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Maya Liotta
La storia della piccola Maya Liotta, se da una parte è commovente – sia per l’età della bambina, sia per la rapidità della sua dipartita – dall’altra, invece, è un vero richiamo alla rivoluzione evangelica dei misteri rivelati ai piccoli. “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te”. (Mt 11,25-26).
Maya nasce all’ospedale “Garibaldi Nesima” di Catania, il 14 gennaio 2016, da papà Giuseppe e mamma Laura Distefano. Cresce bella, sempre sorridente, scoppia di salute. Meravigliano la sua maturità di spirito, la sua capacità di osservare attentamente tutto ciò che la circonda, così come il suo spiccato senso di ascolto. A motivo del suo comportamento un po’ fuori dal comune, specialmente se paragonato a una bimba ancora tanto piccola, da sua mamma si guadagnerà ben presto il titolo di “mammina”. Maya è un vero “bocciolo di rosa”, una gioia per tutti coloro che la incontrano. Nel gennaio 2018 si diffonde una terribile influenza e, nonostante le cure scrupolose dei genitori, purtroppo la piccola ne rimane coinvolta. Basteranno tre giorni di forte febbre perché il suo cuoricino, a causa di una virosi fulminante che le colpisce i reni, l’1 febbraio cessi di battere. Maya era matura per il Cielo. La sua breve avventura? Un colpo d’ala sfrecciato dalla terra al Cielo, un raggio di sole che illuminerà per sempre tutti coloro che la conosceranno, un angelo in più a proteggere la sua famiglia. continua a leggere
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