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Eccomi adolescente vivace, allegro, pieno di vita e di hobby: mi piaceva il calcio, il nuoto anche se per necessità fisica; non parliamo, poi, della chitarra e della passione per il canto e le macchine sportive. Tutt’ora nella mia cameretta sono custoditi, gelosamente, alcuni modelli.

Ciò che però mi ha pienamente coinvolto sono state le attività estive per ragazzi, dapprima partecipandovi, come loro, poi, appena mi è stato possibile, come educatore. A quattordici anni mi ero già reso disponibile a guidare delle vere e proprie “Ciurme”. Ero veramente felice perché in quel modo potevo rendere felici gli altri . Giochi, corse, attività, riflessioni, animazione… ogni giornata la vivevo intensamente e intanto il tempo trascorreva.
Pensa che tant’era forte questa passione per i piccoli che oggi, grazie ai miei genitori e a tanti cari amici come te, anch’io partecipo con loro per adottare dei bambini a distanza. Questo non ti sembra bellissimo? Nel sorriso e nella vitalità di questi piccoli continua la mia vitalità e il mio sorriso.

“Prima di morire fa del bene all’amico, secondo le tue possibilità sii con lui generoso. Non privarti di un giorno felice;

non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio” (Sir 14,13-14).

 

FOTO LUCA DOTTA

 

FOTO LUCA DOTTA

Intanto ho dovuto pensare anche al mio futuro, e così ho frequentato la scuola professionale di Arte Bianca a Neive (CN).

Anche là ho potuto stringere amicizie, nuove conoscenze e spalancare altri orizzonti. Dopo uno stage aziendale nella fabbrica di torroni, la Sebaste, a Gallo d’Alba, viste le mie capacità e la mia passione sono stato assunto come operaio. Iniziava un'altra fase di vita. Non potendo più seguire i ragazzi ho trovato un altro spazio per dedicarmi al servizio degli altri. Nell’anno 2000 sono entrato come volontario nella Croce Rossa di Alba. Un altro dono! Anche qui, cosa molto bella, è stata lo scoprire che non ero da solo a fare simili scelte perché altri amici condividevano la mia stessa passione.

Tra questi come potrei dimenticare coloro che ancora oggi sento vicini, che mi cercano, che mi incontrano soprattutto nell’Eucaristia, e ancora adesso mi aprono a tante nuove amicizie? Loro sono un altro caro dono di questa mia stupenda avventura che si chiama Vita! Quando ci siamo incontrati per la prima volta nessuno di noi immaginava ciò che ci avrebbe riservato il futuro e come la nostra amicizia si sarebbe trasformata e trasfigurata.

 

Questo nuovo orizzonte si stava comunque dipanando. Osserva attentamente questa foto scattata in un’indimenticabile esercitazione in montagna con gli amici della Protezione Civile e della Croce Rossa. Eravamo sulla cima del monte Chaberton, nelle Alpi francesi, a quota 3131 mt. Non ti sembra che quest’uscita contenesse già un anticipo degli eventi futuri? Quel giorno ricordo che davanti allo splendore del tramonto ho telefonato ai miei genitori dicendo loro: “E’ bellissimo essere qui, c’è tanta pace, pensate che se solo alzo il braccio mi sembra di toccare il cielo”. “Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma ha messo la nozione dell’eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l’opera compiuta da Dio dal principio alla fine” (Qo 3,10-11).

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