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FOTO FABRIZIO FIORE

Fabrizio! Uno di noi ma con una marcia in più. Un giovane timido ma con tanta voglia di vivere; pronto a sorridere, a scherzare, a donare con bontà e generosità tempo e capacità donategli da Dio.

Coerente nelle sue scelte, più con l’esempio che con le parole, sincero, puro e fedele. Parlando con lui, guardandolo negli occhi percepirvi che, la virtù della purezza era parte integrante del suo esistere quotidiano. Una purezza chiesta da Dio con umiltà e conquistata giorno dopo giorno con eroismo. Ed è proprio fra i casti che si contano gli uomini più integri sotto tutti gli aspetti. E Fabrizio era tra questi. Aperto come la vergine di Nazareth che ascoltava attentamente meditando tutto nel suo cuore, aveva compreso molto bene di non parlare mai, neppure per lamentarsene, di cose o di fatti impuri. Questa infatti è materia più attaccaticcia della pece. Egli cambiava subito conversazione o, se ciò non era possibile, con abile semplicità, la continuava parlando della necessità e della bellezza della virtù. Era un giovane normale, di carne, ma vinse perché, con l’aiuto di Gesù, ha voluto vincere. La confessione e la comunione, frequenti, sono state le sue armi vincenti. La purezza ha contribuito a rendere ancora più virile il suo carattere già forte. Un giorno gli è stato chiesto di scrivere qualche pensiero sulla virtù così importante nella vita di un giovane. E, in piena età adolescenziale, così si era espresso:

“la purezza è una della grandi virtù della Madonna e io la vivo con semplicità, cercando di schivare le tentazioni di Satana. Per essere puro di cuore occorre avere una grande fede e quindi devo pregare molto. Bisogna possedere una forte volontà che viene accresciuta man mano che il cammino di fede va avanti. E’ importante anche confessarsi spesso per “scaricarsi” dei peccati e per poter poi ripartire con rinnovato slancio. Io vivo in purezza per essere in pace con la mia coscienza e soprattutto con Dio. Inoltre mi sforzo di vivere puro per trovarmi sempre pronto quando sarà la mia ora e per essere di buon esempio dinnanzi agli altri.

Causa beatificazione di Fabrizio Boero Articolo Gazzetta D'Alba.

 

SPIRITUALITÀ
Candido come un giglio | Fabrizio Boero è servo di Dio
dal Numero 2 del 8 gennaio 2023
di Lia Lafronte | Postulatrice

 

ATTUALITÀ
Fabrizio Boero | Intervista al parroco don Eligio
dal Numero 43 del 20 novembre 2022
a cura di Paolo Risso

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi è sempre piaciuto il paragone tra questa virtù e il giglio, che è un fiore veramente candido com’è l’anima di una persona pura”.

Dopo questa sua diretta testimonianza, aggiungere altre parole, sarebbe superfluo. Impariamo invece, assieme a lui, a fare sì che la nostra vita possa essere sempre limpida e cristallina rendendo gloria al Padre che è nei cieli.

don Eligio

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre mia, ti prego, aiutami ad assomigliarti.

(Composta da Fabrizio)

Donami la purezza del cuore affinché possa diventare come Maria Goretti un piccolo fiore di campo che, pur nella sua semplicità, ha preferito morire pur di non macchiarsi con un grave peccato. Oh Celeste Mamma, ti affido il mio cuore, formalo come vuoi tu, riempilo di pensieri, parole, azioni pulite come le tue. Donami la certezza che solo i puri di cuore potranno vedere Dio. Ma soprattutto fa che la mia vita possa splendere come lampada che arde affinché quanti mi avvicinano, abbiano a scoprire anche in me che “Dio è Amore”. Il “Piccolo Fiore” di campo mi accompagni in questo cammino. Amen.

FABRIZIO: COME L'ABBIAMO VISTO PREGARE

“Quando Mosè scese dal monte Sinai non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui” ( Es 34,29 )

Fabrizio ci ha sempre interpellato profondamente quando pregava, lo può descrivere bene un passo degli Atti degli Apostoli riferito a S. Stefano:

“… fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo”. (Atti 6,15)

L’abbiamo visto più volte pregare assorto, con il volto sereno proprio ad esprimere la pace interiore che lo permeava.

Pregava spesso e volentieri, personalmente e in gruppo, amava il silenzio, la Parola di Dio, la preghiera del S. Rosario, rimaneva anche per ore in adorazione davanti a Gesù Eucarestia.

Anche la sua vita era un continuo pregare, interveniva con delicatezza durante gli incontri di catechesi, parlava del Signore con convinzione e forza, ma non era invadente e seccante; parlava con Dio e parlava di Dio.

Essendo capogruppo dei chierichetti e dei pre-adolescenti era solito presentare al Signore le intenzioni più profonde per ogni ragazzo che gli veniva affidato sentendo che ciascuno era prezioso agli occhi di Dio.

Durante i lunghi mesi di coma, per l’incidente subito, più volte siamo andate vicino al suo letto a pregare e notavamo sul suo volto espressioni di serenità e di adesione alla preghiera, sembrava seguire ogni parola con compiacimento.

Ora, dal cielo, Fabrizio, continua a camminare con noi e il suo ricordo ci è di stimolo perché la nostra preghiera sia sempre più autentica e senza ipocrisia.

Le suore Orsoline di Canale

FABRIZIO E L'AMICIZIA

“Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele, non c’è prezzo, non c’è peso per il suo valore. Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore” (Sir. 6,14-16)

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