Ernestino Fantaguzzi
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Un cammino verso la Luce“Beato chi trova in Te la sua forza e decide nel suo cuore il
santo viaggio” - Sal 83,6
Nato a Castagnole delle Lanze (At), il 19 gennaio 1965. Vi dimorò fino al 1° luglio del 1990, giorno in cui a causa di un grave incidente stradale, fece ritorno alla Casa del Padre. Di lui rimangono il sorriso, la bontà e la semplicità che lo contraddistinguevano.
ERNESTINO SI RACCONTA
Eccomi, sono Ernestino, venuto al mondo il 19 gennaio 1965 a Castagnole Lanze, tra i vigneti prosperi, i campi di grano e gli animali della fattoria dei miei genitori. Non era come oggi, il lavoro era duro e la vita altrettanto; i miei genitori faticavano da mattina a sera e la stanchezza li rendeva rigorosi e a volte severi anche verso noi bambini.Sì, ho detto noi, tre marmocchi vivaci e alla mano, che hanno presto imparato a dividere il tempo per giocare da quello dello studio e da quello altrettanto importante del contributo dato in casa e nei campi. Maria Teresa e Gianni vi ricordate, vero? E ricordate senz’altro come il nostro arrivo fosse stata la gioia per mamma e papà, i nostri zii, e la dolce nonna Teresa… come mi piaceva correre da lei appena possibile! E sono sicuro che ricordate anche i miei boccoli che facevano meravigliare tante persone, quanti complimenti ho ricevuto! Forse ogni ciocca era un mio piccolo capriccio, come le piccole bugie che raccontavo alla mamma per ottenere quello che volevo e anche per non farla soffrire troppo.
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Quant'era importante per lui l'Amicizia
Ricordo gli amici più cari, Andrea, Fantolino, Gigi e tutti gli altri con i quali passavo tanto del mio tempo libero… forse anche troppo. Ma l’amicizia è una cosa seria e tanti amici sono una ricchezza… anche se a volte ti fanno girare un po’ la testa. Con loro ho visto nuovi paesi, nuove città, ho imparato a sfruttare le libertà dell’adolescenza, a divertirmi senza moderazione, a vivere freneticamente.Dovevo essere proprio forte se, nonostante quella vita spericolata, non avevo problemi con i libri e portavo a termine con profitto i miei studi prima alle medie poi alla scuola enologica.
Avevo facilità a scrivere, brevi frasi con le parole necessarie, quelle giuste senza nulla di più… in fondo come sono stato io. Mi ricordo di un tema sui progetti e le speranzeper un nuovo anno che stava cominciando e ricordo che avrei voluto avere tanti programmi da descrivere nel mio tema, tante prospettive… ma ne avevo in mente una sola: l’amicizia con i miei compagni. Ho sempre sperato di avere la loro amicizia, così come l’amicizia di quelli che avrei poi incontrato nella mia vita.“L'amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura.” Proverbi 17:17 Cercavo l’amicizia e con gli amici volevo prendere possesso della mia libertà… ho fatto un po’ da apripista, vero Maria Teresa? Dopo di me, per te è stato più facile chiedere a mamma e papà il permesso di studiare per rendere migliore la tua condizione di vita, di andare a ballare, di uscire con gli amici, di avere il tempo da dedicare a te stessa.E con l’arrivo della maturità scolastica, arrivavano anche i momenti delle prime scelte importanti. Per prima cosa il lavoro, volevo mettere in pratica quanto avevo imparato e di enologi ce ne sarà ben bisogno in questa regione avvolta di vigneti! Ma si sa, non tutto si compie con facilità, specie nel mondo del lavoro, e allora ho accettato di cominciare dal basso, da umili attività vicino a casa. “Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! “Sal.132,1Arriverà anche per me l’opportunità giusta, mi dicevo e la cercavo. Anche lontano, e mi sono spinto prima in Toscana e poi nel Lazio per dedicarmi a quello che mi avevano insegnato, tra composizioni e composti chimici da mettere a servizio della natura e dei suoi frutti
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