IL RICORDO DI UN PROFESSORE
Da quella triste mattina non passa giorno che non affiori nel mio cuore il ricordo di Lorenzo. Ci eravamo salutati l’ultimo giorno di scuola, alla fine dello spettacolo che aveva preparato con i suoi compagni. Erano stati momenti di allegria e di risate, lui aveva dato il meglio di sé sia come presentatore che come attore. Salutandolo gli feci i complementi per la sua performance dicendogli: «Lorenzo sei un vero uomo di spettacolo» e poi aggiunsi con un gioco di parole: «Ma anche uno spettacolo d’uomo». Lo vidi arrossire leggermente e schermirsi. Ci saremo rivisti, a settembre per l’ultimo anno, quando, ne sono certo, avrebbe coronato con il massimo dei voti il suo percorso scolastico, pronto per affrontare l’università.
Aprendo la pagina di Facebook apparve la sua faccia sorridente, era in compagnia di un suo compagno di classe “altro Lorenzo, quello con la barba” … poi ancora una sua foto, piccola, in alto nel riquadro di una più grande, una strada buia e uno scooter per terra … e questo “schiaffo” di parole: SCHIANTO NELLA NOTTE. MUORE GIOVANE DI 18 ANNI. Arrestata la conducente dell’auto era in stato… L’amica che viaggiava con lui è gravissima. (Povera Sara! Presto lo avrebbe raggiunto).
Mi si gela il sangue nelle vene, cala il silenzio. Decido di andare a scuola a cercare i miei colleghi, impegnati nell’esame di stato per confortarci vicendevolmente. Lo ricordiamo, ciascuno racconta qualcosa di personale.
Per un insegnante il rapporto con ognuno dei suoi studenti è unico e irripetibile. Lorenzo fin dalla prima mi colpì per il suo sorriso aperto e sincero, all’epoca aveva la passione per i giochi di prestigio, era molto abile e mi lasciava stupito per la sua capacità. Capii subito che era un ragazzo determinato e che metteva impegno in ogni cosa che faceva. L’ho visto crescere insieme ai suoi sogni e alle sue passioni: il tennis, la musica, il teatro… che diventavano progetti per il suo futuro. La sua serenità nei rapporti interpersonali, la sua maturità umana, il sapersi fare vicino ai compagni più deboli, la freschezza di chi si apre alla vita con il sorriso. Aveva la gioia dello stupore, il meravigliarsi di chi è semplice e, quindi, grande di cuore.
Ricordo, una volta, alla fine della lezione invitai gli studenti a non fermarsi solo alle cose materiali, ma dissi: «Camminate su sentieri spirituali.» Lorenzo mi si avvicinò e mi chiese: «Che cosa devo fare devo andare alla Messa?» gli risposi: «No! Se non ci vai già tutte le domeniche non serve, cerca il tuo sentiero spirituale e percorrilo!» Ho saputo, poi, che chiese a sua nonna una corona del rosario.
Lorenzo ha seminato germi di bene nei solchi della sua vita terrena, che devono crescere e fruttificare in coloro che gli vogliono bene.
DELLE PAGELLE MOLTO BELLE
Ci piace coronare questa biografia con il dono delle sue pagelle di 5^ elementare, 3^ media e 4^ superiore. Il buon Dio gli ha dato il dono dell’intelligenza e lui, veramente, ha saputo farlo fruttificare. Se oggi sono troppi quelli che “evadono” dalle loro responsabilità, adducendo alle scuse più banali, Lorenzo ha fatto seriamente tutto quanto gli è stato chiesto di essere trattato con serietà. La sua missione sulla terra è ormai terminata; solo di là riusciremo a comprendere appieno il perché sia avvenuto in questo modo e in un’età così giovane. Tuttavia rimane in noi la certezza che Lorenzo stia continuando a lavorare e ad impegnarsi affinché ci siano altri giovani che credono, come lui, in un futuro migliore. Grazie di esistere Lorenzo e grazie del tuo “Grazie a Dio”, perché a chiunque ti conoscerà anche attraverso queste righe tu non potrai che aprire vasti orizzonti e incrollabili certezze. Tu hai tracciato un cammino? Un altro ti seguirà! La Regina degli Angeli ti e ci accompagni sempre.
Lorenzo, con gioia ti ho accompagnato nel Sacramento dell'Eucaristia e della Cresima. Sonosempre stata orgogliosa di te, eri sempre pronto a rispondere a tutte le domande ed ad aiutare i tuoi amici quando erano in difficoltà. Vorrei ricordare una cosa: eravamo vicini alla Cresima e dopo aver spiegato tante volte cosa volesse dire questa parola, tu sei stato l'unico che ha risposto in maniera splendida;
Dicesti che si chiama Cresima perché conferma ,e rafforza la grazia battesimale.
Hai sempre messo entusiasmo in ogni cosa che facevi, sei stato e sei un esempio per tutti quelli che ti hanno conosciuto.... compresa me !!
La tua catechista Antonella
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